lunedì 18 febbraio 2013

Quando, in fondo, un pochetto gli devi voler male.

Ceretta. Fatta
Fanghi di alga Guam. Fatti.
Scrub. Fatto.
'Na finezza, che manco quando vado al mare.
Menù deciso, stoviglie accuratamente scelte, casa ordinata, pensato all'abito, alla biancheria, al regalo, al profumo che più piace a lui e...ti devi attardare al lavoro. Naturale, matematico, scontato come le polemiche di Sanremo, inutile dirlo, come le grandiose previsioni di Giacobbo.
Diograzie, finalmente alle 17 esci, yuttom il traffico del mondo è concentrato, sul suo tragitto e pensi che devi fare tutto di corsa, quando sopraggiunge L' SMS.
Mica uno qualunque, ma quell' sms. "Ciao amore, io sto tornando a casa, ho finito prima, tu dove sei?".
E lì un po' t'incazzi, no?


Mai festeggiato San Valentino in vita mia, prima volta che lo passiamo insieme, e tu che fai? Finisci tre ore prima del solito di lavorare?
Ma si fa?
Eh sì bello mio che ti voglio un po' male poi.
Sei la personificazione della mia ansia da prestazione, sei la quintessenza della sorpresa rovinata...e mo'?
"Amore potresti fare un giro in moto mentre io preparo la cena, no?"
"Naaa, sono stanco"
"Dai allora vai a fare un pisolino...eh? EH?!"


Niente, non c'è verso, manco per il piffero che riesco a schiodarlo dalla cucina e per giunta mica io c'ho una di quelle belle case spaziose di almeno 100 metri quadri come quella della mia mamma, dove, quando ti sei stufata di vedere la faccia di chi abita con te, cambi stanza e te ne vai, oppure ti chiudi a chiave e molli fuori gli altri. Casa mia è il classico bilocale con soggiorno e cucina open...e che ce vuoi nascondere in una casa così? Il pesce fresco? Manco le caramelle sono sfuggite alla sua rassegna della dispensa. "Che ci devi fare con tutti quei marshmellows?" "Niente, erano in offerta..." E il naso cresce...
Morale della favola, avviene il contrario di tutto quello che mi ero auspicata, niente cenetta a lume di candela col vestito buono, ma cena alla buona sul divano.


Che poi talvolta c'è molto più romanticismo nel cucinare insieme che nel servirgli la cena, anche quando "insieme" vuol dire che non siamo d'accordo su cosa mangiare e che lui al massimo apparecchia e gira la pasta.
Tirando le somme probabilmente è stato meglio così, più autentico, meno patinato.
Del resto poi mi sono sempre sentita a mio agio nella parte di quella che "è san Valentino tutto l'anno, chi se ne importa del 14 febbraio e blabla blabla". 
Ma non finisce qui: sappi che tutti i cuoricini che ho ritagliato e che volevo appiccicare col biadesivo alla testata del letto, te li troverai quando meno te lo aspetti, contaci, ciccio. 

Ci sarà sempre in agguato una cenetta romantica, là, dietro l'angolo, ad aspettarti, ecco, sappilo! 
Non sarai mai veramente al sicuro, stai in campana.

Un abbraccio a tutti i romantici :)



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