giovedì 30 maggio 2013

E luce fu!

Se io avessi lo spirito critico di chi parla di storia dal punto di vista della scienza e della ragione, direi di certo che Fleming fu indubbiamente un uomo di un certo peso, sicuramente per alcuni, molto più del nostrano Volta, col quale io condivido i natali e l'ingegno.
Il caro Alessandro in un momento di tedio, inventò la pila, evidentemente mentre riordinava casa.

Per quanto riguarda me invece, difficilmente quando io impilo qualcosa riesco a creare qualcos'altro. Ad eccezione dei pancakes ovvio, impilo pancake e creo torri di pancakes.

Ma torniamo al nostro amico Ale.

Io gli farei un monumento, ma non c'è bisogno, visto che ci hanno pensato prima di me, liberandomi da questo fardello, pertanto mi limiterò a fargli un bell'applauso.
Grazie Alessandro, senza di te, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Cosa sia"questo" ve lo racconto dopo.

Fleming ovviamente si risente e dice: "La mia scoperta è nettamente più importante di quella della pila! Riconoscetemelo!".
Opinabile, mio caro Alexander Fleming, hai letto la prima riga? Io non sono donna di scienza, ma di arte, quindi bado al mio orticello, senza la pila non avremmo avuto la corrente e quindi la luce."



"E allora? Le candele esistevano già da prima e illuminavano ugualmente!"
"Sì, vabbo' Alex, non cominciare, infila una candela in Eclissi di Artemide e dimmi tu che ne viene fuori, cioè, dimmi tu davvero"
"Eh ma..."


"No, ma un piffero, le candele stanno bene nelle cene a lume di candela appunto, per creare atmosfera, per conciliare un bagno rilassante, ma per l'illuminazione seria per fortuna c'ha pensato Edison a inventarci le lampadine...eppoi, lasciatelo dire: conosco almeno cinque persone allergiche alla penicillina e nessuna alle pile o alla lampadine, come la mettiamo??"

Fleming (offesissimo) esce sbattendo la porta.

"E Alessa' l'hanno pure messo sulle banconote!" gli grido.



Cioè, che mica è colpa mia se in tanti ci hanno provato e Volta ci è riuscito, si chiama cu.. fortuna.
In sintesi, cosa voglio dirvi? Senza Volta, non ci sarebbe stato Edison, o meglio, probabilmente ci sarebbe pure stato, ma la pila e tutto l'ambaradan se la sarebbe dovuta inventare da solo. Quindi, trovandosi avvantaggiato, si inventò la lampadina. Dici niente!

(Tra l'altro, nemmeno Tom, ha fatto tutto da solo, ma quando è cu.. fortuna è fortuna e non ci si può far nulla, solo esclamare "Carramba!")

Senza corrente elettrica e lampadine e compagnia cantante (o illuminante, in questo caso) non ci sarebbero state le sospensioni, le lampade da terra, quelle da comodino e oltretutto questo weekend a Como non ci sarebbe stato il Festival della Luce, elementare Watson!

Mica c'è il Festival della Penicillina, Fleming caro!

Allora parliamone: cos'è la luce?
Potrei darvi una spiegazione scientifica, ma per quello vi basta andare su Wikipedia.
Potrei allora parlare della luce eterna di cristiana concezione, ma non credo di essere la persona più appropriata e competente.
Di luce si parla anche in filosofia, il "lume della ragione" è una frase fatta e, non a caso, un fondamentale periodo storico che coinvolse e travolse l'umanità, si chiama Illuminismo.

(sempre nessun Penicillismo all'orizzonte, ma Fleming, non si sa mai eh...magari un giorno...)

Quindi, se questo weekend vi trovate per le lande comasche, vi consiglio di fare un giro al Festival del quale vi allego il link con la programmazione dei vari eventi nei quali verrà analizzata la luce sotto i molteplici aspetti metaforici e fisici. Mi pare molto interessante e un salto io ce lo faccio!

Chi fosse troppo lontano per il festival o semplicemente poco interessato, può invece godersi la mia selection del cuore di lampade e lampadari
l'ho già nominata: Eclissi di Artemide


Bourgie di Kartell


lampada da tavolo realizzata con fruste da cucina di WALTER WORKs
(da me fotografata al Fuorisalone)


E via con le sospensioni!


Plass di Foscarini


Caboche di Foscarini (fotografata da me al Fuorisalone)



Big Bloom di Kartell


Fly di Kartell


Light Shadow Bulb della designer Ingegerd Raman 


Exagon di Barovier e Toso


Lampade di Its About Romi.
La particolarità? Sono realizzate con le bucce delle arachidi riciclate ad hoc!
(anche questa l'ho fotografata io al Fuorisalone)


Lampade in carta di From Yuhang
(fotografata da me al Fuorisalone)


Sinus di Le Klint


Zettel'z di Ingo Maurer

E questa è l'unica lampada da parete che salvo dal mio rogo delle lampade da parete (per saperne di più vai al post Odi et Amo):


Pistillo di Valenti Luce

Che lampade ho io in casa, dite? Ah beh...una sciccheria:


L'avete già vista eh? ;)



Ricordiamoci di usare le lampadine a basso consumo, quando il design della lampada lo permette! 

N.B.: Eventuali inesattezze di carattere scientifico sono imputabili alla carenza dei miei risultati in Fisica alle scuole superiori, pertanto chiedo perdono in anticipo.

P.S.: Nessun Alexander Fleming è stato maltrattato e preso a male parole durante la stesura di questo post. 

E ora? 

Spegniamo la luce e andiamo a dormire!
Buonanotte!

L.


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