giovedì 21 febbraio 2013

A morte il salmone (don't worry we are vegan friendly)



Quando alla mia domanda: “di che colore sono le pareti?” la risposta è “salmone” mi si gela il sangue nelle vene. I salmoni, lasciamoli sguazzare felici nei loro fiumi o, nel caso, grigliamoli e serviamoli per cena accompagnati da una bella insalata mista con verdure di stagione o con delle evergreen patate al forno, ma sulle pareti, perlamordiddio, mettiamoci altro.

Ok, che magari l'arredamento è classico, ok, che magari non avete tinteggiato casa proprio l'altroieri e questo colore ve lo portate sul groppone da qualche anno, beh, perchè non approfittare dell'arrivo della primavera per svecchiare casina con un colore pelo pelo più contemporaneo?





Che a ben vedere dietro a sto salmone orbita un mondo, variegatissimo: salmone è rosa pallido, rosa antico, albicocca, pesca, mandarino, mango, sì, la macedonia è servita, ,siori, venghino!
Caro S. vorrei avanzare una proposta: tienitela pure l'IMU, ma in cambio manda nelle case degli italiani un bel cerchio cromatico di Itten, una bella tavolozza pantone. Insomma, che si faccia qualcosa.




Per non parlare del giallo senape, tutti colori che ingentiliscono l'ambiente e non fanno sembrare casa vostra, l'abitazione di una famiglia dei primi del 900, no, assolutamente.

Ci sono delle regole fondamentali anche nel tinteggiare casa e, se anche le si vogliono ignorare in toto, almeno siate guidati dal buongusto (il senape e i gialli in generale posso tollerarli, se adeguatamente abbinati, ma il salmone no, è la personificazione del male).
Alcuni colori sono assolutamente obsoleti e antiquati, nello specifico, trovo che il rosa salmone sia demodé al pari del cocktail di gamberi servito nella coppa champagne: il fatto che puoi trovarlo ancora in qualche menù non vuol affatto dire che sia un piatto del XXI secolo. No, lasciamo il cocktail e il color salmone negli anni '80, dove meritano di venir relegati insieme a spallotte, capelloni e fuseaux con la staffa.
E non fatemi gli occhioni dolci perchè eravate ragazzini negli anni '80 e ci siete affezionati, io se sento i Toto mi viene la pelle d'oca.


golden door on a blue wall

Personalmente sono un'amante del total white o almeno delle tinte neutre, trovandole flessibili e ben disposte nei confronti di cambi di gusti, ma quando si vuole osare col colore è bene farlo con misura, magari limitandosi a una sola parete e solo se la stanza lo permette per luminosità e dimensioni, tuffarsi in una full immersion di tinte audaci e accattivanti.


total white dal sapore etnico


tra il vintage e l'oriental style


total white dal sapore shabby e decor

Questa è solo una piccola rassegna di suggestions...poi via libera alla creatività, accompagnata da moderazione e buongusto.


green oriental style


camera da letto dai richiami vintage


light blue bedroom

Blu e azzurro, in cromoterapia, sono i colori consigliati per la stanza da letto, in quanto rilassanti, abbinati a tinte neutre del corda e del panna, assieme al colore più di tendenza del momento, il tortora, sono un abbinamento irresistibile!


violet total look


tocchi di lilla


un po' di fuxia ed è subito jap! (o Barbie!)


red vintage


rosso con decorazioni a stencil


orange & grey, very loft


soft orange


Buon lavoro!

L.





mercoledì 20 febbraio 2013

Voglia di primavera (nonostante al tiggì diano neve).


Il sole, seppur incerto, di questi giorni mi sta già proiettando dritta dritta verso la primavera.
Eppure c'è ancora il piumone al letto...e il piumino addosso.
La sciarpa.
Il riscaldamento acceso.
La neve alle porte (forse).

Ogni anno tesso le lodi dell'inverno, di quanto mi piaccia il malinconico grigiore che da adito a meditazioni profonde, la neve candida che purifica il paesaggio (salvo imprechi vari ed eventuali quando le strade sono sporche).
Dell'inverno amo l' “indoor”, il mio lato più pigro sguazza amabilmente in plaid e tisane bollenti, pagine di libri e filmoni di ore e ore...eppure ogni benedetto anno, non posso esimermi dal restar vittima del sottile e timido fascino della primavera.


Dai! Ma come si fa a resisterle?

La primavera ha la tenerezza di un gattino di poche settimane, la grazia di un bocciolo che sta per schiudersi, la luce delle giornate che progressivamente durano di più, il sapore del primo gelato della stagione, delle fragole appena raccolte o anche quelle del supermercato (che-tanto-neanche-il-biologico-ormai-ha-il-sapore-di-quello-che-mangiavamo-da-bambini), ha il passo lieve dei piedi che affondano nella terra umida e odorosa, ha il profumo di fiori, ha l' imprevedibilità di una pioggia improvvisa che lava almeno un po' il grigiore della città.






 La primavera ha il colore dei fiori, della natura, dello stare all'aria aperta e questi sono inevitabilmente elementi che d'inverno mi mancano.

Sarà per questo che ho inaugurato una sessione di gardening per pollicini verdi (ne ho di strada da fare, oh quanta ne ho ancora!), piantando bulbi su bulbi per un totale di 12 vasi.
Ora, io mi auguro fortemente che di tutti queste aspiranti piantine, almeno un duo o tre tipo, riescano a vedere la luce del mese di Aprile. I hope!
Voglio ingentilire le mie finestre con tende leggere e fiori sul davanzale e tingere di verde tutto quello che tocco, come un ecologista Re Mida del XXI secolo...



Tanta tantissima voglia di primavera...e di colore! Anche dentro casa :)
E proprio questo sarà il tema del prossimo post: la primavera dentro, in casa e in noi stessi.

un abbraccio, L. (in green)

lunedì 18 febbraio 2013

Quando, in fondo, un pochetto gli devi voler male.

Ceretta. Fatta
Fanghi di alga Guam. Fatti.
Scrub. Fatto.
'Na finezza, che manco quando vado al mare.
Menù deciso, stoviglie accuratamente scelte, casa ordinata, pensato all'abito, alla biancheria, al regalo, al profumo che più piace a lui e...ti devi attardare al lavoro. Naturale, matematico, scontato come le polemiche di Sanremo, inutile dirlo, come le grandiose previsioni di Giacobbo.
Diograzie, finalmente alle 17 esci, yuttom il traffico del mondo è concentrato, sul suo tragitto e pensi che devi fare tutto di corsa, quando sopraggiunge L' SMS.
Mica uno qualunque, ma quell' sms. "Ciao amore, io sto tornando a casa, ho finito prima, tu dove sei?".
E lì un po' t'incazzi, no?


Mai festeggiato San Valentino in vita mia, prima volta che lo passiamo insieme, e tu che fai? Finisci tre ore prima del solito di lavorare?
Ma si fa?
Eh sì bello mio che ti voglio un po' male poi.
Sei la personificazione della mia ansia da prestazione, sei la quintessenza della sorpresa rovinata...e mo'?
"Amore potresti fare un giro in moto mentre io preparo la cena, no?"
"Naaa, sono stanco"
"Dai allora vai a fare un pisolino...eh? EH?!"


Niente, non c'è verso, manco per il piffero che riesco a schiodarlo dalla cucina e per giunta mica io c'ho una di quelle belle case spaziose di almeno 100 metri quadri come quella della mia mamma, dove, quando ti sei stufata di vedere la faccia di chi abita con te, cambi stanza e te ne vai, oppure ti chiudi a chiave e molli fuori gli altri. Casa mia è il classico bilocale con soggiorno e cucina open...e che ce vuoi nascondere in una casa così? Il pesce fresco? Manco le caramelle sono sfuggite alla sua rassegna della dispensa. "Che ci devi fare con tutti quei marshmellows?" "Niente, erano in offerta..." E il naso cresce...
Morale della favola, avviene il contrario di tutto quello che mi ero auspicata, niente cenetta a lume di candela col vestito buono, ma cena alla buona sul divano.


Che poi talvolta c'è molto più romanticismo nel cucinare insieme che nel servirgli la cena, anche quando "insieme" vuol dire che non siamo d'accordo su cosa mangiare e che lui al massimo apparecchia e gira la pasta.
Tirando le somme probabilmente è stato meglio così, più autentico, meno patinato.
Del resto poi mi sono sempre sentita a mio agio nella parte di quella che "è san Valentino tutto l'anno, chi se ne importa del 14 febbraio e blabla blabla". 
Ma non finisce qui: sappi che tutti i cuoricini che ho ritagliato e che volevo appiccicare col biadesivo alla testata del letto, te li troverai quando meno te lo aspetti, contaci, ciccio. 

Ci sarà sempre in agguato una cenetta romantica, là, dietro l'angolo, ad aspettarti, ecco, sappilo! 
Non sarai mai veramente al sicuro, stai in campana.

Un abbraccio a tutti i romantici :)



venerdì 8 febbraio 2013

San Valentino sì, san Valentino no.

Fondamentalmente, ammé, sto San Valentino non è mai piaciuto, sono sempre stata forse troppo radical chic per manifestare entusiasmo nei confronti del 14 febbraio, o forse più razionalmente il mio pensiero è "ma gli altri 364 giorni? non ci si ama più?".
Limitandovi il tedio del racconto degli anni passati, arriverò al dunque.
Da qualche mese a questa parte l'impensabile: emotività sopra i livelli di tolleranza, lacrimoni anche nelle pubblicità della P&G, kilometri di kleenex consumati durante qualunque film possibile e immaginabile, tanto che, quando verso metà gennaio ho visto comparire palloncini rossi e decorazioni inneggianti l' ammuore, boh, non ci ho capito più niente...e da Grinch del San Valentino, mi sono sciolta come una pallina di gelato alla crema sotto il sole di agosto.

Tu pensa. E chi l'avrebbe mai detto (io no).
E' proprio vero che l'amore ci rimbambisce totalmente. Che poi, per inciso, ho lo stesso fidanzato da due anni, quindi un non San Valentino ce lo siamo già fatti, invece qui nel 2013 voglio preparargli una cenetta romantica, un bel dolce e fargli anche un regalino, perchè se lo merita, il ragazzo. 
Forse però il fulcro della faccenda nel mio caso è un altro: conoscendomi, e dopo oltre 26 anni mi conosco piuttosto bene, devo dire, se ho un pretesto per vestire la casa a festa e preparare una bella cena...sono forse matta a rinunciare?!


E' pertanto un po' paradossale che il mio primo post verta su un argomento che fino a pochi mesi fa avrebbe suscitato la mia totale indifferenza e, chissà, forse anche un po' di indignazione per l'insopportabile consumismo dilagante che la circonda, ma ciò che va detto su di me è che sono un' amante del bello in tutti i campi, dalla moda, all'arredamento, alla decorazione, ecco, questo è il mio pane, quindi se posso in un pomeriggio ribaltare la mia casa e rinnovarla....beh ce l'inzuppo sì, sto pane!





Tuttora in attesa di idee vincenti, ma già coi primi acquisti fatti, mi metto all'opera!
Making of St Valentine 13, tremate! Manco fosse Halloween!

un abbraccio 
L. (in love)